La Sinistra Cittadina, con l’iniziativa del 23 gennaio, ha voluto rimarcare la propria linea propositiva in vista delle elezioni amministrative di giugno. Abbiamo sottolineato la volontà di dialogo con tutta la cittadinanza, un dialogo costruttivo che cerca di cogliere i bisogni effettivi e i desideri dei cittadini. Per perseguire ciò occorre invertire il metodo - cioè il percorso - del fare politica: occorre partire dal basso.
Tale dialogo si rivolge, evidentemente, anche ai partiti presenti sul territorio. Ci sembra “naturale”, in quest’ottica, la via del dialogo col PD, in quanto maggiore partito di centro-sinistra, formazione politica che più di altre saprebbe “sintonizzarsi” con noi sulle grandi questioni di Campi.
Ma anche per rendere proficuo il dialogo col PD occorrerebbe invertire il metodo: prima le idee, la condivisione e la partecipazione, dopo i nomi. Purtroppo, fino ad oggi ciò non è stato possibile, dal momento che il PD giudica indiscutibile la propria scelta del candidato-sindaco.
Da parte nostra, invece, rilanciamo la volontà di dialogo con il PD, unica strada per non “annientarci” reciprocamente e rimettere il paese in mano al centro-destra. Tuttavia, occorrerebbe porsi su un piano “cooperativo”, partecipare insieme alle scelte ad ogni livello, quindi anche nella scelta del candidato-sindaco.
Solo con un programma elettorale capace di esprimere la totale discontinuità con il passato e con la scelta di un leader in grado di catalizzare entusiasmo e voglia di fare, si costruirebbero le solide basi per vincere su due piani: battere le destre e risollevare un paese stanco di una politica distante dai cittadini.
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